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Tavola Rotonda: “GIOCO D’AZZARDO. Dalla denuncia a messaggi di risanamento per le persone, le famiglie, l’economia e la società civile”

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L'ALLARME SOCIALE SUL GIOCO D’AZZARDO
E' sempre più sentito nei suoi risvolti socio-economici ma anche patologici. Occorrono misure legislative urgenti per limitarlo

È quanto è emerso dalla Tavola Rotonda del 16 aprile organizzata dalla Fondazione Antiusura San Nicola e Santi Medici in collaborazione con la Consulta Nazionale Antiusura presso la Camera di Commercio di Bari.

Partendo dal tema “Gioco d’azzardo. Dalla denuncia a messaggi di risanamento per le persone, le famiglie, l’economia e la società civile”, studiosi e rappresentanti istituzionali hanno lanciato il loro grido d’allarme sui rischi del gioco d’azzardo.

Il convegno pubblico, che è stato animato dalle riflessioni dei giornalisti della Rai, Enzo Quarto e della Gazzetta, Gaetano Campione, ha visto la partecipazione in particolare dei giovani universitari e delle scuole medie superiori in mattinata, e dei professionisti del mondo giuridico (avvocati) ed economico (commercialisti ed esperti contabili) nel pomeriggio.

Ai lavori hanno partecipato, in qualità di relatori, esponenti della Consulta Nazionale Antiusura, docenti, studiosi di matematica e di diritto, esponenti del mondo politico, amministrativo ed ecclesiale.

Nel suo intervento introduttivo, monsignor Alberto D’Urso ha sottolineato come la Consulta Nazionale Antiusura e le Fondazioni ad essa associate, nel tentativo di sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica, abbiano iniziato a denunciare l’allarme sociale connesso al problema dell’azzardo già dal 1998.
In questi anni la raccolta del comparto “giochi” ha avuto una crescita straordinaria: si è passati dai 24,8 miliardi di euro del 2004 ai 79,9 miliardi del 2011, con un incremento del 220%. Questo incremento però non ha determinato un aumento proporzionato delle entrate erariali.
Sono dati tutt’altro che astratti: l’azzardo incide in maniera significativa sulle disponibilità e sulle scelte delle nostre famiglie. Lo confermano le tante vittime che, indebitate, si rivolgono in tutta Italia alle Fondazioni Antiusura per essere aiutate a non finire nel baratro.
Lo Stato “biscazziere” è complice dei danni prodotti alla salute di almeno 800 mila giocatori patologici. Parallelamente a quanto avvenuto con il fumo, prima incentivato e poi divenuto causa di spese per la cura delle vittime, anche per l’azzardo le spese per la cura sono inferiori alle entrate. L’azzardo è una strada che conduce alla povertà e la situazione generale è in peggioramento. Lo dimostra anche il fatto che un numero crescente di persone richiedono aiuti alimentari alle parrocchie, si rivolgono ai compro oro e si finiscono sotto schiaffo della criminalità organizzata.
La Consulta Antiusura, con tutte le realtà associative e istituzionali aderenti al Cartello “Insieme contro l’azzardo”, il 31 gennaio ha lanciato un importante appello ai mezzi di comunicazione affinché si schierino apertamente evitando di mandare in onda la pubblicità ingannevole del gioco d’azzardo e promuovano, invece, un’informazione preventiva: «oggi si assiste all’assurdo che tre spot su dieci pubblicizzano l’azzardo».
Il Presidente della Fondazione barese nonché Segretario Nazionale della Consulta, ha quindi denunziato: «perché le pagine dei giornali dedicano ampio spazio quando c’è una vincita milionaria, mentre al contrario assicurano solo scarsa attenzione quando vengono denunziate le conseguenze drammatiche che produce l’azzardo».
In conclusione, mons. D’Urso ha sottolineato che «è necessario un lavoro “in rete” sia sul piano delle prevenzione, sia sul piano politico ed istituzionale», auspicando, soprattutto per la tutela dei minori, che lo Stato vieti la presenza di sale gioco accanto a scuole, chiese e luoghi di incontro e di aggregazione.

Nel suo intervento di saluto, il Consigliere del Comune di Bari dott. Stefano Bronzini, ha dato notizia dell’approvazione all’unanimità da parte della Giunta Comunale di un ordine del giorno da lui promosso, finalizzato alla tutela delle famiglie attraverso un lavoro di sensibilizzazione che passi anche da campagne pubblicitarie contro il gioco d’azzardo.
Ha inoltre espresso l’impegno a cercare, nell’ambito della legislazione, di evitare l’apertura di sale scommesse vicino a mercati, luoghi di culto e centri di sana aggregazione.
Non devono passare messaggi contraddittori, come quelli che ad esempio propongono di finanziare la Scuola e l’Università attraverso le entrate del gioco d’azzardo.

Il Presidente del Consiglio Regionale Onofrio Introna ha denunciato: «lo Stato deve smettere di dare messaggi contraddittori». E, rivolgendosi ai numerosi studenti presenti, li ha esortati a basare il futuro sulla dignità del proprio lavoro, senza ricorrere a facili scorciatoie.
Il Presidente ha anche sottolineato come spesso ci sia la criminalità dietro l’apertura di nuove sale gioco.

L'avvocato Attilio Simeone, Coordinatore Nazionale del Cartello "Insieme contro l'azzardo", ha ribadito che «il riconoscimento della patologia è un primo passo decisivo e irrinunciabile. Il Gioco d'Azzardo Patologico (GAP) è una malattia mentale che è stata classificata dall'Associazione Psichiatrica Americana (APA) all'interno dei "Disturbi del controllo degli impulsi". Tale patologia - ha proseguito - presenta importanti affinità con il gruppo dei Disturbi Ossessivo-Compulsivi (DOC) e soprattutto con i comportamenti di abuso e di dipendenze. Il noto sistema classificatorio DSM IV, riporta 10 criteri di diagnosi, se il giocatore presenta almeno cinque di questi sintomi si ha la diagnosi di gioco d’azzardo patologico. Le dichiarazioni del Ministro Balduzzi vanno in questa direzione, meritano incoraggiamento e sostegno in tutti i contesti. Così come merita incoraggiamento e sostegno la presa di posizione del Ministro Riccardi per una corretta pubblicità da parte dei concessionari del gioco d'azzardo. Alla luce di queste considerazioni, ha concluso l'avv. Simeone, si può ritenere che l'azzardo non è un gioco!».

Il professor Aldo Loiodice è intervenuto spiegando come l’interesse verso il tema dell’azzardo derivi dal contesto socio-culturale della lotta all’usura. Il costituzionalista si è quindi soffermato anche sulla sentenza “beffa” del TAR del Piemonte contro il Comune di Verbania che con un’ordinanza aveva limitato l’accesso alle sale con slot machine durante l’orario scolastico. Il TAR ha stabilito che la collocazione sul territorio delle sale giochi non è competenza del Comune ma dello Stato, condannando il suddetto Comune al risarcimento dei danni ai gestori delle sale giochi.
«La lotta contro l’usura e l’azzardo - ha affermato - trova fondamento nella Costituzione e nei suoi principi di solidarietà e sussidiarietà: lo Stato deve agevolare le occasioni di occupazione e non di sperpero del danaro. Siamo tutti chiamati alla responsabilità, a farci carico di questa disgrazia che può solo danneggiare questo paese».

Il professor Maurizio Fiasco, sociologo e consulente della Consulta Nazionale Antiusura, ha evidenziato il diabolico meccanismo del “grattare”, che genera un solo vincitore ed una popolazione sterminata di perdenti. La lotteria istantanea è una contraddizione in termini, ma è prevalsa sulle lotterie tradizionali. All’inizio degli anni ‘90 vi erano appena 3 occasioni di gioco: Totocalcio, Lotto e scommesse ippiche. Nel corso degli anni queste occasioni si sono moltiplicate in modo incontrollato, con un’offerta che copre l’intero arco della giornata e con modalità di giochi che vanno dal tradizionale Lotto ai gratta e vinci, alle scommesse su sport, bingo, alle slot machine, al poker e ai casinò online, e prossimamente si giungerà agli ippodromi online e alle poker room nei quartieri.
Si tratta di vera e propria dipendenza, che nasce da una condotta ripetuta che produce effetti assolutamente identici a quelli delle sostanze stupefacenti, andando ad influire sulle stesse aree celebrali. Il professore si domanda, perciò, se sia legittima la promozione di un prodotto che crea danni chimici, e fa notare che in Italia non occorre una legge per includere la dipendenza da gioco nel catalogo delle malattie, perché l’autorità nazionale per la salute è il ministro della Sanità e da parte sua basta una circolare o un decreto per includere il gioco d’azzardo patologico tra i comportamenti clinicamente rilevanti. È urgente intervenire, senza bisogno di attendere la norma di legge.
Infine, il sociologo ha denunciato il fatto che non si sia mai dedicato abbastanza tempo ad uno studio dell’impatto economico del gioco d’azzardo, e che si continui a confondere la raccolta, sempre crescente in modo impressionante negli anni, con le effettive entrate per lo Stato, di gran lunga inferiori.

La professoressa Isabella Martucci, Docente di Economia Politica della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bari e Consulente della Consulta Nazionale Antiusura, si è soffermata sulle interrelazioni tra famiglie, azzardo e crisi economica.
Il PIL non cresce a causa del gioco d’azzardo: al contrario, esso decresce perché da una parte entra in maniera subdola nell’economia delle famiglie e dall’altra subisce l’infiltrazione della criminalità. In entrambi i casi si produce una distorsione nell’allocazione della spesa dei beni e servizi. Le entrate dello Stato, poi, non sono cresciute in modo proporzionato all’aumento della raccolta. La professoressa ha infine sottolineato un’altra grande contraddizione: se per giustificarsi lo Stato afferma che va a tassare un bene di demerito come l’azzardo, perché poi lo va a promuovere attraverso la pubblicità?

Il Prefetto di Bari Mario Tafaro, Presidente Onorario della Fondazione S. Nicola e Santi Medici, ha evidenziato i rapporti tra usura ed azzardo, e come questo possa essere frutto di un “sogno” o della disperazione: non aiutano in tal senso tutte quelle voci nella nostra società che esaltano la logica del «colpo di fortuna che ci salva la vita».

L’intervento dirompente ed appassionato del Senatore Raffaele Lauro, membro della Commissione Parlamentare Antimafia, che ha parlato anche a nome del Senatore Giuseppe Pisanu, Presidente della stessa, è cominciato con il ringraziamento per il servizio svolto dalla Fondazione Antiusura San Nicola e Santi Medici e dalla Consulta Nazionale Antiusura: «mai come in questo caso è dimostrato come la Società preceda lo Stato». Il Senatore è poi giunto all’amara constatazione della «condanna radicale della classe politica tutta», perché «il Parlamento della Repubblica non ha mai avuto il coraggio di affrontare questa problematica, anzi ha prodotto un vero disastro nazionale».
Il Senatore si è scagliato allo stesso modo contro governi e politici di centro-destra e centro-sinistra, che avevano generato «false analisi», basate su una filosofia per cui «quanto più si espande il gioco lecito tanto più lo si sottrae alla criminalità», dilatando all’infinito l’offerta di giochi. Una filosofia che ha prodotto effetti devastanti e che l’Antimafia ha dimostrato essere falsa, in quanto sussiste una criminale continuità tra gioco lecito ed illegale. I provvedimenti che bisognerà adottare punteranno perciò alla trasparenza delle società concessionarie e alla lotta al riciclaggio, al divieto di pubblicità ingannevole e al controllo dei messaggi, alla tutela dei minori e ad ottenere si imponga una responsabilità civile dei gestori verso le famiglie dei giocatori patologici.
Bisogna combattere quel circolo diabolico che vede una contiguità tra sale gioco, spaccio di stupefacenti, “compro oro” ed usurai.
Il Senatore si è infine rivolto ai ragazzi, invitandoli a salvaguardare se stessi e a non farsi ingannare dall’illusione dell’azzardo.

Il matematico Paolo Canova ed il fisico Diego Rizzuto, nel loro intervento dimostrativo hanno smascherato i meccanismi psicologici dietro le lotterie istantanee, meccanismi che sono sfruttati appieno per massimizzare l’espansione della raccolta. Hanno quindi spiegato come matematicamente i “Gratta e vinci” quasi sempre prevedano una sconfitta. Difatti, le probabilità che un asteroide cancelli la razza umana sono di gran lunga superiori alle probabilità di vincere 500 mila euro con una schedina da 5 euro. Cifre che dovrebbero bastare a spingere chiunque a rinunciare all’acquisto di tagliandi che promettono soltanto sogni, o comunque solo qualche vincita irrisoria.

Il Generale Vito Straziota, Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Bari, ha spiegato che, con riguardo al gioco d’azzardo illegale, le forze dell’ordine sono impegnate nella repressione, nel monitoraggio, e ottengono risultati sempre più apprezzabili. Tuttavia la criminalità è una realtà molto più analitica e che rischia sempre meno, esternalizzando. La vera sfida è perciò quella di far emergere tutte le complicanze che sovraintendono a questo fenomeno che viene oggi tollerato.

Monsignor Pietro Maria Fragnelli, Vescovo di Castellaneta e Delegato per la Pastorale Giovanile C.E.P., ha sintetizzato un messaggio per la giornata: «no alle scorciatoie». Guai se manca una tensione morale, guai ai cittadini che vivono nascondendo i loro problemi. Bisogna camminare con le istituzioni e far cadere, anche con la preghiera, quelle mura di Gerico che impediscono una società a misura d’uomo.

> SIR 17-04-2012 - GIOCO D'AZZARDO LO STATO NON SIA PARTNER (FIASCO)
> SIR 14-04-2012 - GIOCO D'AZZARDO NOVECENTOMILA VITTIME (D'URSO)
> ASCA 16-04-2012 - GIOCO LAURO (PDL) MINISTERO RICONOSCA AZZARDO MALATTIA SOCIALE
> AVVENIRE 17-04-2012 AZZARDO - APRIRE IL FONDO DI SOLIDARIETA' ALLE FAMIGLIE
> GO BARI.IT 16-04-2012 - NO ALLE SALE DA GIOCO VICINO ALLE SCUOLE
> LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 17-04-2012 - L'AZZARDO E' UNA MALATTIA SOCIALE IL PARLAMENTO DEVE LIMITARE IL GIOCO

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