Il 31 luglio 2007 la Consulta Nazionale Antiusura ha siglato l'Accordo Quadro per la prevenzione dell'usura e per il sostegno alle vittime del racket, dell'estorsione e dell'usura” promosso dal Ministero dell'Interno e sottoscritto anche dal Ministero dell'Economia e Finanze, dal Commissario Straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura, dall'Associazione Bancaria Italiana, dalla Banca d'Italia e dai soggetti, istituzionali e sociali, coinvolti nel tema.
L'intesa, che costituisce una svolta nel rafforzamento dei rapporti di collaborazione tra Istituzioni, Società Civile e Sistema Bancario Italiano, introduce importanti novità:
> di contenuto:
1. l'individuazione, da parte delle Banche, aderenti all'Accordo-Quadro, delle figure dei Referenti, con il compito di seguire l'iter istruttorio delle pratiche di fido relative all'utilizzazione dei fondi di prevenzione dell'usura e di interloquire, con i Confidi, le Fondazioni ed Associazioni antiracket e antiusura;
2. l'individuazione, a cura dell'ABI, di figure di Referenti regionali ABI a supporto dei Referenti per i finanziamenti delle varie Banche aderenti, con il compito di curare il funzionamento, ai vari livelli locali, di tavoli di dialogo permanente con i Confidi, le Fondazioni e le Associazioni presenti sul territorio;
3. la rapidità di risposte e decisioni da parte dei Confidi e delle Banche sulle proposte di finanziamento (30 giorni per le Banche);
4. il moltiplicatore da applicare, che, con riferimento ai fondi antiusura, non potrà essere di norma inferiore a 2, salvo specifiche situazioni, eccezionali e motivate, aggiornabile soltanto in misura crescente;
5. l'impegno da parte delle Banche a non espellere i “protestati” del sistema bancario. In particolare gli istituti garantiranno un “servizio bancario di base”, a favore degli stessi, che consenta una serie di operazioni, prive di rischio di credito, ma capaci di reinserire i protestati nel sistema di credito legale;
6. l'impegno, da parte delle Banche aderenti, a porre la massima attenzione alle vittime che abbiano denunciato fatti estorsivi e di usura ed abbiano chiesto l'accesso al Fondo di Solidarietà, ai fini della valutazione dei fidi in essere e di eventuali nuove richieste di fido;
7. l'impegno, da parte delle Banche aderenti, a valutare con particolare cura la sospensione delle azioni revocatorie od esecutive nei confronti delle vittime, le cui istanze siano pendenti presso il Comitato di Solidarietà;
8. la possibilità per le vittime, nel caso di decisione di diniego, totale o parziale, di rivolgersi, per la ricerca di soluzioni alternative, anche tramite le Organizzazioni antiracket e antiusura, al Comitato Ristretto dell'Osservatorio.
> di metodo:
1. il passaggio da un protocollo (quello del 2003) ad un accordo: le Banche che, tramite l'ABI, aderiranno all'Accordo, si impegnano a realizzarne i contenuti;
2. l'istituzione di un Osservatorio per il controllo dell'applicazione dell'Accordo-Quadro e la prevista verifica collegiale, ad un anno dalla sottoscrizione, sui risultati concretamente conseguiti e sulle eventuali modifiche da apportare.
> di principio:
l'Accordo-Quadro ha la finalità di:
1. rendere più proficuo il rapporto tra le Banche, le Associazioni imprenditoriali e di categoria, nonchè i Confidi, le Fondazioni e le Associazioni antiusura, destinatari, in diversa misura, dei Fondi speciali antiusura;
2. promuovere iniziative, volte a contenere la diffusione dei fenomeni criminali e ad incrementare gli strumenti di sostegno delle piccole e medie imprese in momentanea difficoltà, nella consapevolezza che tali fenomeni costituiscono una grave minaccia alla libertà degli operatori economici, agli equilibri di mercato e al rispetto e alla permanenza delle normali regole sulla concorrenza;
3. educare all'uso responsabile del denaro;
4. incentivare, da parte delle vittime del racket, dell'estorsione e dell'usura, la denuncia degli estortori e degli usurai, nella prospettiva di accesso al Fondo di Solidarietà per le vittime dell'estorsione e dell'usura;
5. recuperare i protestati al sistema del credito legale.
Inoltre, nel luglio 2009, anche al fine di favorire l'interazione con le altre istituzioni e i soggetti coinvolti, l'ABI ha costituito insieme a Consulta Nazionale, Fondazioni e Associazioni antiusura, Confidi ed Associazioni imprenditoriali e di
categoria, un “Tavolo permanente di dialogo” volto ad agevolare il confronto sulla gestione dei Fondi per la prevenzione dell'usura ex art.15 legge 108/1996.